venerdì 6 maggio 2011

pH e micropropagazione

La correzione del pH del mezzo è una fase essenzia­le. Le cellule vegetali preferiscono un pH leggermen­te acido, generalmente tra 5.3 e 5.8. Valori di pH infe­riori a 4.4 o superiori a 7, generalmente inibiscono in modo considerevole la crescita e lo sviluppo in vitro. Tale effetto negativo e probabilmente causato da diversi fattori, quali la minore stabilità di fitoregola­tori come l'IAA e l'acido gibberellico, la precipitazio­ne dei fosfati, la minore stabilità della vitamina B, e dell'acido pantotenico, il ridotto assorbimento degli ioni ammonio, le variazioni di consistenza dell'agar (la riduzione del pH provoca la liquefazione dell'a­gar). La correzione del pH è l'ultima fase prima del­l'aggiunta e del dissolvimento dell'agar. Successiva­mente il mezzo viene distribuito nei contenitori ed autoclavato. Se il valore del pH è diverso da quello desiderato, esso deve essere corretto mediante KOH, nel caso in cui occorra alzarne it valore o mediante HC1 se occorre un pH inferiore (utilizzando soluzio­ni 0,1 o 1,0 N). L'idrossido di sodio (NaOH) può essere ugualmente usato, tuttavia esso può causare un indesiderato incremento di ioni sodio. Generalmente il pH di un mezzo decresce da 0,3 a 0,5 unità dopo la sterilizzazione in autoclave; esso inoltre varia durante it periodo di coltura sia per fenomeni di ossi­dazione, per assorbimento differenziale e per la secre­zione di sostanze originatisi dai tessuti in crescita.

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