mercoledì 29 dicembre 2010

Meristema

Tessuti indifferenziati con cellule in continua divisione. Le cellule non presentano parete secondaria, hanno vacuoli piccoli e numerosi. I diversi meristemi si possono distinguere in base a:

• origine e periodo di attività: embrionali, primari, secondari
• localizzazione: apicali, laterali (intercalari)
• durata dell’attività: indefinita, definita, scalare (a gradino)

A questi si possono aggiungere meristemi avventizi che non rientrano nel programma di crescita della pianta e si osservano, per esempio, in caso di lesioni.

I meristemi embrionali sono presenti sin dalle prime divisioni cellulari dell’embrione e sono localizzati ai poli dell’apice del germoglio e dell’apice della radice.

Il meristema apicale del germoglio è in posizione effettivamente terminale e presenta due abbozzi fogliari laterali. Il meristema apicale della radice è in posizione subterminale, protetto dalla “cuffia radicale”, e non presenta abbozzi fogliari; in diverse specie comprende un centro quiescente (con cellule a lentissima divisione).

I meristemi primari, derivanti direttamente da quelli embrionali e parzialmente coincidenti con essi, sono responsabili principalmente dell’accrescimento primario, lungo l’asse maggiore della pianta (generalmente in altezza), mentre i meristemi secondari sono responsabili dell’accrescimento secondario, perpendicolarmente all’asse maggiore (diametrico). I principali meristemi secondari sono il cambio cribro-vascolare e il fellogeno (o cambio subero-fellodermico). Entrambi danno origine a tessuti differenziati sia verso l’interno sia verso l’esterno della pianta. I meristemi secondari sono esclusivi delle gimnosperme delle dicotiledoni; salvo poche eccezioni mancano nelle  monocotiledoni.

Il cambio cribro-vascolare dà origine allo xilema (legno) verso l’interno e al floema (cribro o libro) verso l’esterno. Ha due tipi di cellule, un tipo disposto secondo la longitudine, fusiforme che danno origine agli elementi di conduzione (vasi, tracheidi, tubi cribrosi), e un altro disposto lungo il raggio della pianta che origina gli elementi dei raggi midollari disposti radialmente. Nei climi stagionali l’attività del cambio presenta periodi di pausa durante la stagione avversa.

Il fellogeno è un tipico meristema “a gradino” che nei climi stagionali cessa la sua attività e si riforma nella successiva stagione favorevole in posizione più interna rispetto alla precedente. Esso dà origine al sughero verso l’esterno e al felloderma internamente.

• Tipici meristemi definiti sono quelli fogliari, con cellule per lo più raggruppate in “isole” lungo i margini e le nervature

domenica 26 dicembre 2010

Collaudo lampada UV


Premessa: ATTENZIONE ALLA LAMPADA A RAGGI UV!!  Con la lampada UV accesa usare sempre delle protezioni per gli occhi! Detto questo iniziamo.

E' passato oltre un mese e mezzo dal mio ultimo post su queste pagine e me ne dispiace molto, vista l'attenzione che dedico al progetto. Nemmeno a farlo a posta sono tornato per Natale! Auguri gente e buon anno a tutti! A causa di una concatenazione di eventi negativi, il mio Natale è terminato alle ore 18.30... Ma come si è soliti dire "Non tutto il male vien per nuocere!". Quindi sono riuscito a trovare il tempo per collaudare i collegamenti della lampada a raggi UV e il filter box. Per terminarlo occorre schermare l'intero filtro dai raggi UV e inserire un secondo filtro HEPA, dopo di che passeremo ad un'altra importante fase: scelta del materiale per il mini laboratorio.  

mercoledì 3 novembre 2010

La botanica del desiderio / Michael Pollan

Questo è uno di quei libri che ti cambiano lo prospettiva. Vi ricordate il professor John Keating del film "L'Attimo Fuggente"? Quello che faceva salire sulla cattedra i sui studenti per dargli un diverso punto di vista. "La botanica del desiderio" è esattamente questo. Leggere questo libro equivale a montare sulla cattedra durante una lezione del professor Keating!!

"I primi semi di questo libro sono stati piantati nel mio giardino, mentre stavo seminando davvero. Interrare semi è un'attività piacevole, poco ripetitiva e di non eccessivo impegno, che lascia una quantità di spazio ad altri pensieri. In quel particolare pomeriggio di maggio, piantavo qualche fila di semi nei pressi di un melo in fiore che vibrava tutto di api. E mi sono ritrovato a pensare: Qual è la differenza esistenziale tra il ruolo dell'essere umano e quello dell'ape in questo o in qualsiasi altro giardino?"

Scegliere e coltivare le piante che ci sono più utili può sembrare solo uno dei modi in cui noi uomini interveniamo sulla natura. Ma proviamo a ribaltare la prospettiva: e se fossero state le piante a sceglierci, facendo leva sulle nostre esigenze e adattandosi a esse? Ci hanno "addomesticato", si sono garantite la nostra alleanza, hanno approfittato del nostro interesse a riprodurle. Michael Pollan ne ha scelte quattro emblematiche – la mela, il tulipano, la cannabis, la patata – legate intimamente ai nostri desideri: dolcezza, bellezza, ebbrezza e controllo. La botanica del desiderio ripercorre la storia politica, sociale, economica e naturale del nostro pianeta dal punto di vista di questi organismi, dimostrando, con ironia e immediatezza, che quella tra noi e loro è una relazione reciproca.


martedì 2 novembre 2010

Guarnizione filter box


Dunque dunque, oggi vi mostro come montare il coperchio del filter box isolandolo dall'esterno tramite una normalissima guarnizione. Noterete anche dei supporti in legno per rinforzare la struttura filtrante che anche se brutti, rendono il tutto più stabile. Importante: se doveste notare delle piccole fessure nella guarnizione, a lavoro finito (non fatelo prima altrimenti viene un pasticcio) sigillatele con della schiuma espandibile.

lunedì 1 novembre 2010

Aggiustamenti -1

Eccomi di nuovo qua! Sono passate alcune settimane e come avrete visto non sono riuscito a dedicare molto tempo a questo progetto: al blog e alla costruzione della cappa a flusso laminare. Sono accadute alcune cose che mi hanno portato via molto tempo, ma che mi hanno regalato anche grandi soddisfazioni. Non vi dico niente ma se siete curiosi di sapere ciò che ho combinato visitate questo blog http://davidepetrini1.blogspot.com/. Cliccando, capirete il motivo della mia assenza da queste pagine.

Adesso però bando alle ciance. Torniamo a bomba al blog Micropropagazione. Anche se in altre faccende affaccendato, nei momenti liberi ho continuato a pensare alla realizzazione della cappa a flusso laminare, arrivando ad aggiungere piccoli accorgimenti che la rendono sicuramente migliore. 

  1. Vi ricordate i Filtri HEPA fissati con nastro isolante? Bene, togliete in nastro e fissate i filtri con delle stecchette di legno. In poche parole incorniciateli. Ho notato che la gomma del nastro mal sopporta i delta termici e contraendosi ed allargandosi continuamente si scolla.

mercoledì 13 ottobre 2010

Circuito lampada germicida

                                                         
I tubi al neon sono particolari tipi di lampade che sfruttano le proprietà del gas nobile NEON di illuminarsi quando attraversati da una scarica elettrica ad alta tensione. Questo tipo di luce è molto più efficiente delle comuni lampade ad incandescenza, cioè consuma circa 10 volte meno energia elettrica a parità di luce prodotta, ma richiede un circuito di attivazione più complesso.

Le parti principali del circuito sono:


TUBO AL NEON: è un tubo di vetro ricoperto internamente da polvere fluorescente (molto velenosa !) e riempito di gas NEON. Presenta quattro terminali elettrici, due per lato, collegati a dei filamenti che con il passare della corrente si riscaldano. Attorno ai filamenti si forma così una zona di gas ionizzato che fa passare corrente elettrica.

STARTER: compito dello starter è di collegare momentaneamente fra loro i filamenti del tubo al neon in modo da farli riscaldare. Poi l’interruttore dello starter si stacca e la corrente fluisce autonomamente all’interno del tubo nel gas ionizzato. Dato che all’accensione i filamenti sono attraversati da corrente elettrica, i tubi al neon consumano più energia in fase di accensione che in mezzora di funzionamenti.

REATTORE: l’interruzione di corrente operata dallo starter provoca un fenomeno di autoinduzione nel reattore che crea per un attimo una tensione elevatissima che innesca il passaggio di corrente all’interno del tubo. Questo processo poi si mantiene spontaneamente a tubo acceso. Se la scarica non è abbastanza forte o il gas all’interno del tubo non è sufficientemente ionizzato l’accensione del tubo non avviene. In questo caso allora lo starter provvede di nuovo a riscaldare i filamenti e poi ad interrompere la corrente innescando un’altra scarica elettrica del reattore. Per questo motivo a volte i neon hanno delle incertezze all’accensione.

venerdì 8 ottobre 2010

Lampada germicida UV-C - 2


Rieccomi! Dopo una lunga assenza giustificabillisima, forse un giorno se vi interessa vi racconterò, sono tornato. Oggi vi presento l'ultimo acquisto che completa la scatola del filtro: la lampada battericida.

venerdì 1 ottobre 2010

Lampada germicida UV-C






Le Lampade Germicida UV a Bassa pressione generano una radiazione ad onde corte e a bassa pressione derivata da una scarica elettrica in vapore di mercurio. Gli atomi di mercurio eccitati, contenuti in ampolle di vetro sigillate, emettono una radiazione ultra violetta (UV).  Le Lampade Germicida non devono essere confuse con le normali lampade fluorescenti. Queste infatti, a causa della normale ampolla in vetro comune, emettono solamente una minima quantità di ultra violetti, e il fosforo contenuto all'interno del tubo di vetro converte la radiazione ultravioletta in luce visibile per illuminare la lampada. Le Lampade Germicida invece, utilizzano un vetro di quarzo purissimo in grado di trasmettere la quantità più elevata possibile di radiazioni ultraviolette. Le Lampade Germicida non possono altresì essere confuse con le lampade a luce nera, perché mentre queste ultime generano raggi ultravioletti con lunghezza d'onda troppo lunga, che non è efficace per l'effetto germicida; le Lampade Germicida invece emettono onde ultraviolette molto corte che sono letali per i microrganismi.


martedì 28 settembre 2010

Montaggio ventole filter box

Montati i tessuti filtranti è arrivato il momento di installare le ventole del filtro. Per prima cosa ho incollato con un potente colla epossidica le ventole di colore giallo in modo da avere un blocco unico formato da 4 ventole. Dopo di che ho realizzato un semplicissimo telaio in legno per sostenere il peso delle ventole. Infine ho fissato con delle viti anche le altre ventole alla struttura. In questa fase è importante fare attenzione a non danneggiare i panni HEPA 

martedì 21 settembre 2010

Costruzione cappa a flusso laminare


"Era l'ora", mi verrebbe da pensare dopo la lunga attesa per ricevere i vari componenti. Adesso però, visto che mi è arrivato quasi tutto, direi di iniziare a costruire la cappa. In questo video, partendo da un box di plastica di grandi dimensioni e reperibile in qualsiasi super market, vedrete come ho sistemato i panni HEPA per realizzare la parte terminale del filtro. Buona visione!

venerdì 17 settembre 2010

Filtro HEPA 2


Finalmente è arrivato! Dovrei accendere un cero in chiesa! 12 euro di spedizione e una attesa di 2 settimane per ricevere i due filtri a panno HEPA! Comunque, a parte l'attesa adesso è tutto pronto occorre soltanto trovare il tempo per costruire la scatola del fitro.

domenica 12 settembre 2010

Riepilogo cappa a flusso laminare

E' arrivato il momento di tirare le somme per capire quanto è costata la scatola del filtro della camera a flusso laminare, visto che tutti i componenti sono stati ordinati.

  1. Box in plastica di grandi dimensioni => 21 euro
  2. 8 ventole pc a 12 v => 41 euro
  3. Modulo pcb per connessione multipla => 12 euro
  4. Filtri HEPA a monte => 10 euro
  5. Filtro HEPA a valle => 39 euro
  6. Alimentatore pc da 12 volt => nessun costo
  7. Colla => 3 euro 
  8. Lampada UV-C => 30 euro (da acquistare)
TOTALE 126 euro (156)

Costo di una cappa professionale: 1650 (IVA esclusa)

venerdì 10 settembre 2010

Filtro HEPA


Filtro HEPA (dall'inglese High Efficiency Particulate Air filter) si indica un particolare sistema di filtrazione ad elevata efficienza. È composto da foglietti filtranti di microfibre (generalmente in borosilicato) assemblati in più strati, separati da setti in alluminio. I foglietti filtranti in microfibra hanno il compito di bloccare le particelle solide inquinanti (o particolato) presenti nella corrente fluida da trattare.

mercoledì 8 settembre 2010

Aspiratore Cappa


Anche se le 8 ventole da PC forniscono un buon volume d'aria è opportuno utilizzare un potente aspiratore per prelevare l'aria dall'esterno e convogliarla nel filtro. Per questo ho smontato un piccolo aspirapolvere con motore alimentato a batterie (4V), per installarlo nella camera filtrante. Smontando il motore dal suo involucro ho perso l'effetto aspirante della ventola, quindi, per recuperarlo ho dovuto arrangiarmi inserendolo all'interno di una bottiglia di plastica.

sabato 4 settembre 2010

Impianto ventilazione


Dopo aver smontato l'alimentatore ATX arriva il momento di testare le tensioni e le correnti in uscita. Occorre quindi procurarci un Tester o Multimetro, meglio se digitale per effettuare le misurazioni. Il Tester che ho usato l'ha pagato pochi euro, circa sette, all'OBI.Procediamo: per prima cosa mi sono stampato la nomenclatura del connettore ATX (vedi post precedente). Armato di pazienza ho testato la tensione su tutte le uscite e infine ho collegato il modulo pcb per la connessione multipla di ventole all'alimentatore ATX .

giovedì 2 settembre 2010

Collegare ventole PC

In questi giorni mi sono arrovellato il cervello per capire come alimentare il sistema di filtraggio senza dover spendere un patrimonio in alimentatori da banco. Il filter box lavora con una tensione di 12V e calcolando un assorbimento medio di corrente di 0.5 A per ogni ventola, arriviamo a 3A. Quindi il trasformatore dovrà trasformare la 220V in una tensione a 12V con una corrente minima di 3A. Il prezzo medio di un buon alimentatore con queste caratteristiche si aggira sulle 30 Euro... Decisamente troppo per le mie necessità! Ecco allora che ho ripiegato su una soluzione di fortuna, cercando di costruirmi da solo un alimentatore. Il problema era come fare, poi mi sono ricordato di avere un vecchio PC in garage ed ho trovato la soluzione: l'alimentatore ATX! Proprio quello che ci voleva!

Smontarlo dal case del PC è molto semplice, occorre svitare 4 viti ed è fatta. L'alimentatore ATX è collegato alla scheda madre del PCche lo controlla e staccandolo da essa, l'alimentatore anche se collegato alla rete, non darà segni di vita. Che fare? Semplice: per ovviare a questo inconveniente basta "ponticellare" 2 pin del connettore, a 20 o 24 pin. Di seguito vi posto la nomenclatura del connettore ATX a 20 pin.
Per farla breve occorre cortocircuitare i piedini #14 (filo verde) con un pin qualsiasi che va a massa (filo nero). In questo modo il nostro alimentatore funzionerà anche senza essere collegato alla scheda madre. Purtroppo non è finita qui: se noi andassimo ad utilizzare la tensione in uscita di 12V, senza apporre un adeguato carico alle altre alimentazioni che il nostro alimentatore fornisce (5V e 3V), rischieremmo seriamente di danneggiare l'intero componente. Occorre mettere un carico fittizio sulle altre uscite in modo da "stabilizzare" l'alimentatore, poter operare in sicurezza e avere il giusto amperaggio sulle uscite desiderate. La questione del carico fittizio ve la spiego un'altro giorno.

martedì 31 agosto 2010

Ventole PC -RASURBO SILENT 92 mm


Con l'arrivo di queste 4 ventole, che vanno ad aggiungersi alle altre 4 già presenti, termina il sistema di ventilazione della cappa a flusso laminare. Il prossimo passo sarà il montaggio ed il collaudo del sistema di ventilazione e la scelta dell'alimentatore più adatto

venerdì 27 agosto 2010

Logo 2



Dopo pochi giorni di vita mando in pensione il vecchio logo del blog, per presentarvi la nuova testata e il nuovo simbolo che troverete sui vari social network.

giovedì 26 agosto 2010

Hdd Cooler

                                                       
Un altro piccolo tassello è stato completato: questa mattina sono arrivate le 4 ventole a 12 volt hdd cooler. Le ventole, di dimensione ridotta rispetto alle aspettative, andranno a costituire la parte terminale del filter box, convogliando l'aria verso il filtro HEPA che sarà successivamente immessa nella cappa. Ho notato con piacere che nella confezione si trovavano 2 cavetti a Y, questa piacevole sorpresa mi consenta di avere ancora a disposizione 4 connettori sulla PCB module for fan connector, per questo ho già ordinato altre 4 ventole.

mercoledì 25 agosto 2010

PCB module for fan connector

                                                     

Finalmente... dopo una settimana di attesa è arrivato il PCB module for fan connector (modulo per la connessione multipla per ventole a 12v). Adesso attendo le 4 ventole da collegare al modulo.  Dopo una prima occhiata, mi rimane da capire come collegare l'alimentazione, visto che non ci sono ne indicazioni ne istruzioni. La cosa positiva sono le ridottissime dimensioni del modulo, utili per risparmiare spazio in fase di realizzazione. 

martedì 24 agosto 2010

Costruire il filter box -1

Dopo aver ordinato le 4 ventole e il modulo di connessione multiplo, occorre attendere il loro arrivo. Nell'attesa ho deciso di pubblicare qualche nozione di fai da te che potrebbe esservi utile per la costruzione del filter box. Partiamo dall'inizio: cosa è e a cosa serve un filter box? Il filter box altro non è che una scatola di filtraggio collegata alla cappa a flusso laminare, con il fondamentale obbiettivo di filtrare l'aria prima che entri nella cappa, abbattendo così gran parte della componente biotica presente nell'aria. Nella cappe professionali si ha un prefiltro a monte della ventola di aspirazione e un postfiltro a valle, il tutto per garantire una più alta efficienza.

Detto questo veniamo a noi. Il nostro filter box si trova dislocato completamente nella parte posteriore della nostra cappa (vedi post precedente) e al suo interno sono alloggiati diversi componenti: una o più lampade UV-C, 4 ventole, un modulo di connessione e un filtro HEPA. La dimensione della scatola del filtro quindi dovrà tenere conto di questi componenti. In questa fase tralasciamo le misure della scatola, che potranno essere verificate solo dopo l'arrivo delle 4 ventole e occupiamoci della realizzazione del filter box. Di seguito trovate un utile riepilogo dei componenti e della loro distribuzione.


giovedì 19 agosto 2010

Costruire cappa a flusso laminare - 3

Come detto, ieri sono andato a fare compere ed ho acquistato il box in plastica che fungerà da cappa, contemporaneamente ho ordinato su ebay 2 paia di ventole per pc alimentate a 12V e il modulo per effettuare connessioni multiple. Sopra trovate la bozza del progetto della cappa a flusso laminare, con tutti i componenti necessari per la realizzazione. Lo so, può sembrare complicato ed un po' impreciso come progetto, ma fidatevi, qualcosa otterremo. Anche se avremmo bisogno di più dettagli, questo può essere un primo passo per realizzare la nostra cappa.

Costruire cappa a flusso laminare - 2

Oggi vado a fare spesa per comprare i materiali di cui ho bisogno per allestire la cappa a flusso laminare. Dunque, per prima cosa occorre fare una lista della spesa:

  • Box in plastica di grandi dimensioni (21 Euro)
  • Box in plastica di piccole dimensioni (12 Euro)
  • Rete metallica con fori ridotti -----
  • Colla ad alte prestazioni  (3.5 Euro)
  • Tavole di compensato  (4 Euro)

Gli oggetti sopra elencato sono sicuro di trovarli presso un grande rivenditore di articoli per il fai da te (io mi servo all' OBI), mentre per altri oggetti occorre cercare in negozi specializzati oppure su internet (meglio internet, si risparmiano tempo ed energie). Oggetti da cercare su internet:
  • 4 ventole PC 12 V (19 Euro)
  • Modulo di connessione multipla per ventole (12 Euro)
  • Alimentatore da PC (15 Euro)
  • Filtri HEPA (18 Euro)
  • Lampada a raggi UV-C (30 Euro)
  • Porta lampada e reattore (5 Euro)
  • Guarnizione (3 Euro)

mercoledì 18 agosto 2010

Costruire cappa a flusso laminare - 1



Ci siamo! Oggi iniziamo a mettere nero su bianco il nostro primo progetto: la cappa a flusso laminare (figura a lato). Navigando sul web è possibile rendersi conto del funzionamento di queste apparecchiature e di come filtrino l'aria che dall'esterno viene poi convogliata verso l'operatore priva di ogni agente biotico. Per chi come me ha avuto esperienze di laboratorio, si sarà reso conto dell'alta efficienza di queste cappe, della loro complessità e quindi del loro costo. Non potendo raggiungere il grado di efficienza di un laboratorio e non potendo spendere migliaia di euro per una cappa professionale sono stato costretto ad arrangiarmi ed a trovare un'alternativa. Per farla breve il mio obbiettivo sarà quello di ottenere i benefici del lavoro sotto cappa: cioè un ambiente sterile (tralascio il principio di funzionamento della cappa, facilmente reperibile sul web).

In questi giorni di agosto mi sono messo a pensare a come sarebbe potuta essere la mia cappa, di quali apparecchi avrei avuto bisogno e di come avrei potuto costruirla. Ancora una volta il web mi ha aiutato a farmi un'idea, anche se ciò che ho trovato non mi ha soddisfatto in pieno, così ho deciso di buttare giù un progetto tutto mio, che seguisse il seguente obbiettivo: MASSIMO RISULTATO CON IL MINIMO SFORZO "ECONOMICO". Per massimo risultato intendo riuscire ad ottenere aria incontaminata, adatta per lavorare con dei sub strati altamente contaminabili. Per progettare la mia cappa a flusso laminare mi sono ispirato al disegno pubblicato in questo post.

martedì 17 agosto 2010

Logo

Dopo essermi presentato è il momento di creare un logo per il blog., che potrete ritrovare su i vari social network come facebook, twitter, buz ect... Il simbolo del blogger dovrà essere molto semplice e intuitivo, per questo ho scelto una lampadina con all'interno una piccola piantina: una combinazione tra tecnologia, natura e idee. Da oggi questo sarà il nostro biglietto da visita.

lunedì 16 agosto 2010

Benvenuto - Welcome

Ciao!
Prima di tutto le presentazioni: , ho 27 anni, vivo in un piccolo paese della Toscana e sto per laurearmi in Scienze Agrarie presso la facoltà di Pisa. Ho pensato di mettere in piedi questo blog per condividere la mia passione e i miei progressi in un settore ai più sconosciuto, come quello della micropropagazione. In questi post affronterò tutte le tecniche e tutti i procedimenti relativi propagazione di espianti vegetali in vitro: troverete progetti su come realizzare delle cappe a flusso laminare spendendo poche decine di euro, schemi elettrici per controllare le vostre camere di crescita e molto molto altro. Buona lettura e al prossimo post.
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