giovedì 2 settembre 2010

Collegare ventole PC

In questi giorni mi sono arrovellato il cervello per capire come alimentare il sistema di filtraggio senza dover spendere un patrimonio in alimentatori da banco. Il filter box lavora con una tensione di 12V e calcolando un assorbimento medio di corrente di 0.5 A per ogni ventola, arriviamo a 3A. Quindi il trasformatore dovrà trasformare la 220V in una tensione a 12V con una corrente minima di 3A. Il prezzo medio di un buon alimentatore con queste caratteristiche si aggira sulle 30 Euro... Decisamente troppo per le mie necessità! Ecco allora che ho ripiegato su una soluzione di fortuna, cercando di costruirmi da solo un alimentatore. Il problema era come fare, poi mi sono ricordato di avere un vecchio PC in garage ed ho trovato la soluzione: l'alimentatore ATX! Proprio quello che ci voleva!

Smontarlo dal case del PC è molto semplice, occorre svitare 4 viti ed è fatta. L'alimentatore ATX è collegato alla scheda madre del PCche lo controlla e staccandolo da essa, l'alimentatore anche se collegato alla rete, non darà segni di vita. Che fare? Semplice: per ovviare a questo inconveniente basta "ponticellare" 2 pin del connettore, a 20 o 24 pin. Di seguito vi posto la nomenclatura del connettore ATX a 20 pin.
Per farla breve occorre cortocircuitare i piedini #14 (filo verde) con un pin qualsiasi che va a massa (filo nero). In questo modo il nostro alimentatore funzionerà anche senza essere collegato alla scheda madre. Purtroppo non è finita qui: se noi andassimo ad utilizzare la tensione in uscita di 12V, senza apporre un adeguato carico alle altre alimentazioni che il nostro alimentatore fornisce (5V e 3V), rischieremmo seriamente di danneggiare l'intero componente. Occorre mettere un carico fittizio sulle altre uscite in modo da "stabilizzare" l'alimentatore, poter operare in sicurezza e avere il giusto amperaggio sulle uscite desiderate. La questione del carico fittizio ve la spiego un'altro giorno.

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