Ciao a tutti. Dopo vari post di aggiornamenti della dispense del blog, è arrivato il momento di iniziare a fare qualche piccolo esperimento con una specie orticola che tutti noi conosciamo: la carota. Di seguito trovate un breve ma interessante articolo per cimentarvi con la micropropagazione della carota.
Vari organi e tessuti della
pianta sono utilizzabili per l’inizio di colture in vitro. I risultati migliori
si ottengono usando le cellule giovani in attiva proliferazione. Più frequentemente
utilizzati sono: il cambio vascolare, il parenchima di riserva, il periciclo
delle radici, l’endosperma del seme, i cotiledoni, il mesofillo fogliare e il
tessuto provascolare. Le tecniche usate nella preparazione degli espianti
dipendono dal tipo di tessuto e dalle finalità dell’esperimento. Una tecnica
tipica è quella usata per la preparazione di espianti di carota (Daucus Carota): il tubero sterile è
tagliato a fette di alcuni millimetri di spessore; da queste, per mezzo di un
foratappi, si preparano dei cilindri di materiale contenenti alcune decine di
migliaia di cellule. L’espianto così ottenuto è posto a crescere sulla
superficie di un terreno agarizzato.